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182 l’uomo nuovo


Era un crepuscolo tempestoso, come quando era arrivata la lettera di Portolu Farina; ma il temporale anneriva solo le montagne e il cielo al nord, verso la Barbagia di Orune, mentre ad oriente e a sud una vaporosità d’aurora indorava i monti selvaggi d’Orgosolo e gli azzurri monti di Oliena, e fra gli uni e gli altri l’arcobaleno scendeva dalle nuvole come un fiume di luce dal cielo.