Pagina:Deledda - Elias Portolu, Milano, 1920.djvu/141

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ma è collerico, beve troppo, abusa del suo benestare.

— Ah, Elias, Elias! Cosa ti avevo detto io? Se tu avessi seguito il mio consiglio! — esclamò il vecchio; ma tosto scosse la testa e aggiunse: — Del resto, chi sa? forse anche con te sarebbe stata la stessa cosa.

— Ah no! Cosa dite voi? — disse Elias con fervore, mentre un doloroso sogno gli splendeva negli occhi. — Io avrei adorato i suoi pensieri, i suoi desiderii....

— Oh, lascia correre! Si dice così, ma viene un giorno nel quale ci si stanca di tutto, e specialmente della donna. Credi tu, Elias Portolu, che questo tuo capriccio duri anch’esso a lungo? Verrà un tempo in cui ne riderai. Ella avrà dei figli, si sciuperà, non ti guarderà più, diventerà come tante altre paesane madri di famiglia, sporca di vesti, vecchia, sciatta, brutta.

— Voi v’ingannate, zio Martinu. Questo è il guaio: ella non avrà mai dei figli, si conserverà a lungo bella e fresca.

— Cosa ne sai tu, Elias Portolu?

— Lo ha detto mia madre, che s’intende di queste cose. Nel malumore di Pietro credo entri sopratutto ciò. Ah, zio Martinu, non mi