Pagina:Deledda - Elias Portolu, Milano, 1920.djvu/145

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hai voluto possedere, ecco che vuoi diventare un cattivo sacerdote, mentre potresti essere un uomo abile al bene. Aquile, bisogna essere, non tordi, Elias: ha ragione padre tuo!

E mentre Elias restava oppresso sotto queste rudi osservazioni, il vecchio proseguì:

— Sai tu che cosa sia il dolore, Elias Portolu? Ah tu credi di aver bevuto tutto il fiele della vita perchè sei stato in carcere e perchè ti sei innamorato della sposa di tuo fratello? Che cosa è ciò? È nulla: un uomo dove sputare su queste piccole cose. Il dolore è ben altro, Elias, è ben altro. Hai tu provato l’angoscia di dover commettere un delitto? E poi il rimorso? E la miseria, sai tu cosa sia la miseria? E l’odio sai cosa sia? E veder il nemico, il rivale trionfare, impossessarsi del tuo e poi perseguitarti? E sei stato tradito? tradito dalla donna, dall’amico, dal parente? E hai accarezzato per anni ed anni un sogno, e poi te lo sei veduto sparire davanti come una nuvola? Ed hai provato cosa sia l’arrivare poi a non creder più a nulla, a non sperare più in nulla, a veder tutto vuoto intorno a te? Il non credere in Dio, o il crederlo ingiusto e odiarlo perchè ti ha aperto tutte le vie e poi te le ha chiuse tutte ad una ad