Pagina:Deledda - Elias Portolu, Milano, 1920.djvu/66

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— Stai male, figlio mio?

— Credo di essere raffreddato, — egli disse con voce rauca, raschiando. — Datemi da bere. Dov’è la nostra brocca?

Cercò, prese la brocca e bevette molto, avidamente. Maddalena lo guardava e rideva.

— Perchè ridi? — diss’egli deponendo la brocca. — Perchè bevo appena alzato? Vuol dire che ieri sera mi sono ubriacato. Ebbene, il vino è fatto per gli uomini.

— Tu non sei un uomo, — intervenne zio Portolu, che aveva già bevuto dell’acquavite, — tu sei un bamboccio di formaggio fresco; basta che una donnicciuola ti soffi addosso, puf..., perchè tu sii atterrato, morto, disfatto.

— Ebbene, sia pure, — disse Elias, indispettito, — basti che una donnicciuola mi soffi addosso perchè io caschi morto, ma lasciatemi tutti in pace.

— Ah, che terribile malumore ti opprime! — esclamò Maddalena. — Forse perchè ci sono io?

— Sì, precisamente, perchè ci sei tu.

— La colomba! — gridò zio Portolu, aprendo le braccia. — La colomba che rallegra i luoghi dove passa. E mio figlio, questo bamboccio dagli occhi di gatto, dice che lo mette di ma-