Pagina:Deledda - Elias Portolu, Milano, 1920.djvu/71

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— Maddalena mia, io sono morto se non mi aiuti — gridò Pietro ridendo.

— Colomba, aiutalo! — disse zio Portolu con ironia; poi si volse di nuovo ad Elias e lo interrogò se davvero aveva parlato sul serio. Ma Elias beveva, rideva, gridava, e non rispose a tono, e l’annunzio del suo bizzarro disegno era già svanito fra la rumorosa allegria dei convitati.

Ma qualcuno l’aveva accolto con trepidanza: zia Annedda. Essa taceva, un po’ per compostezza, un po’ perchè non riusciva ad intender bene quello che si diceva, ma guardava intorno con occhi attenti. Maddalena le avvicinava ogni tanto il viso all’orecchio, ripetendole questa o quell’altra cosa: zia Annedda assentiva col capo e sorrideva. Ah, se Elias avesse parlato sul serio! Ma era mai possibile? Un miracolo così grande! Ah, ma San Francesco poteva fare quello ed altri miracoli. Elias era ancor giovine, poteva studiare, poteva riuscire. Ed era quella la sua via, la via del Signore, perchè se egli restava nel mondo era un giovine perduto. Zia Annedda pensava così, perchè conosceva il suo figliuolo.

Un momento ch’ebbe tempo, ella entrò in chiesa per ringraziare il Santo dell’idea man-