Pagina:Deledda - I giuochi della vita.djvu/145

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la morte scherza 137


che si spenga, — disse Rosa, che non amava la nonna perchè amava ciecamente il giovine.

— Vedrai: morrà prima che noi pensiamo. La notte non dorme mai; geme, è più debole di prima. Del resto — soggiunse sorridendo, — tu un momento desideri che non muoia, un altro momento….

— Ecco, vedi: è perchè io non ne posso più — egli disse, abbracciandola furiosamente. — Non è vita questa. Se fossi certo che ella avesse già fatto testamento in tuo favore, sarei capace di una pazzia…. Ma così siamo poveri: io non ho niente, tu non hai niente, ed anche se tu dichiarassi ai tuoi che vuoi sposarmi come faremmo a vivere?

— Tu hai ragione — disse Rosa.

— La vita è lunga: vedi come zia Areca ha vissuto! Verrai stanotte dietro lo scoglio?

— Non so. Nonna non dorme mai; e sebbene io stia sola con lei nella capanna, perchè nonna non vuol essere disturbata dal pianto dei bimbi, non so se mi sarà facile uscire….

Quella notte, però, verso le undici, quando tutti dormivano, e sulla spiaggia illuminata dalla luna risuonava soltanto il romorìo delle onde, zia Areca cessò a un tratto di gemere e chiuse gli occhi.