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i giuochi della vita 173


— Ascoltavo gli uccelli, — disse, — e pensavo che essi non hanno casa, nè pane, nè vestiti, eppure sono lieti, non solo, ma cercano, coscientemente o no, di rallegrare chi ascolta il loro grido. Perchè non potremmo essere anche noi simili agli uccelli?

— ....Perchè? — rispose il giovane. — Perchè non possiamo prendere ciò che troviamo, come gli uccelli....

— Perchè non sappiamo prenderlo, — disse Carina.

— È quanto ti dicevo ieri sera, dunque! — esclamò il marito.

— Non ricordo che tu mi abbi detto ciò, riprese lei. — Però ora ti farò vedere se anche io saprò o no prendere il mio bene dove lo trovo.

— Che farai?

— Andrò dal direttore di quel giornale per offrirgli La Primavera. Se non la vuol lui, la vendo al primo che capita.

Vedendo che ella ripeteva sul serio quest’ultima idea, Goulliau s’ oscurò in viso, e disse con voce dura:

— Io non permetterò mai ciò: comprendi? Mai

È quel che vedrem! — diss’ella cantando.