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i giuochi della vita 199


— E tu te la lasci scappare?

— Mi dispiace per il pizzicagnolo, che poteva servirmi. Ma ci son delle pecche, capisci? molte pecche nel passato.

— E la sua morale, signor Teodoro? — chiese Carina.

Egli parve solo allora accorgersi di lei.

— Oh, come va l'umore oggi, signora Caterina? Perchè guarda quel tiro a due con tanta melanconia? Lei s'inganna se crede che quelle scimmie sedute sui morbidi cuscini di quella carrozza sieno felici. Creda pure, sono più infelici di noi miseri pedoni.

— Vecchia storia, signor Teodoro! Noi pensiamo che i ricchi siano infelici per confortarci nella nostra miseria. Se non altro essi non sanno cosa sia il vile dolore del freddo.

— Oh, a proposito, cosa si fa domani?

— Mi pare che non sia niente a proposito, — disse Goulliau.

— Senti, senti! È a proposito perchè oggi non fa affatto freddo, e neppure domani ne farà: per conseguenza, se volete venire domani andiamo a Ponte Nomentano a far colazione sull'erba.

— No, — disse subito Carina, spaventandosi all'idea di dover spendere più dell'ordinario.