Pagina:Deledda - Il fanciullo nascosto, Milano, Treves, 1920.djvu/100

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94 il padrone


assalto di fuori, poi vinta diede un gemito e cadde svenuta.

Gli uomini la sollevarono, uno la portò in braccio fino al lettuccio nella cameretta dietro la cucina: ella non rinveniva: un filo di bava sanguigna le colava dall’angolo della bocca.

— E lo sapeva, lei, che sarebbe tornato, — diceva l’infornatrice, bagnandole la fronte con uno straccio inzuppato di vino; — lui le aveva mandato a dire che finirebbe lei col pagare le spese della lite....

— Ma, perdio, perchè non avvertire? — disse uno degli uomini, offrendo la sua zucchettina del vino per inzuppare lo straccio. — S’egli torna qui gli rompo il garetto, così Dio mi assista, gli rompo il garetto.

— Perchè non avvertire? — ripetè un altro. — Siamo uomini.

Ma l’infornatrice accennò col dito che se ne andassero. Maria Franchisca sbatteva le palpebre sugli occhi smarriti e con la piccola mano ancora bianca di pasta si asciugava il vino dalle guancie.

— Su, donna, su, coraggio; il pane si