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Pagina:Deledda - Il fanciullo nascosto, Milano, Treves, 1920.djvu/247

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il cuscino ricamato 241


curiosità e di compassione: ed ecco neppure i limoni lo interessarono più: ed ecco ebbe voglia di andare lontano. Andare, andare.... Fuggire la gente che lo conosceva, nascondersi come le bestie malate o ferite; non aveva altra smania, da qualche tempo in qua, e camminando pei viali umidi del suo giardino deserto, con tutti quei muri coperti d’edera intorno, senza nessuno che gli desse più seccature, lontano dagli amici, dalla fidanzata, dai futuri parenti, dalle spaventose sale d’aspetto degli specialisti celebri, s’era sentito quasi tranquillo. Lo sguardo della vecchia aveva guastato questa tranquillità.

Eccola affacciarsi ancora! Egli andò dietro la casa, camminando a testa bassa, con le mani in tasca, con un senso di smania in tutta la persona.

— Che noia! Perchè sono tornato?

Là dietro la casa era umida: certi angoli del giardino, verdi di erba d’un verde metallico, parevano cantucci di cimitero. E subito la smania di andar fuori, lontano, lo incalzò. Era come una mano che lo spingeva, forte, sempre più forte.