Pagina:Deledda - Il fanciullo nascosto, Milano, Treves, 1920.djvu/277

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denari e camminava inciampando, con l’impressione che tutto fosse effetto della febbre.

— Quanto può essere? Trenta scudi no. Molto, molto di più. Forse cento scudi. Allora posso avere anche tre paia di scarpe, le une più belle delle altre. Forse cento trenta scudi, forse sette mila scudi.

La sua mente si smarriva a pensare tanto. Davanti alla chiesa l’uomo l’abbandonò, facendola però camminare davanti a lui: pareva si vergognasse di essere veduto con lei. E lei lo precedeva, dopo essersi per un attimo fermata davanti alla croce di pietra dello spiazzo della chiesa per farsi il segno della santa croce.

— In nome del padre, del figlio, dello spirito santo: ecco che vi siete ricordato di me, Signore mio.

Riprendeva a parlare con Dio: ma arrivati alla casa dei Senes, quando Mattia spinse il portone un cane cominciò ad abbaiare, ed ella ricordò il cane aizzatole contro, quella volta. E subito pensò di avvelenare la bestia, mentre per abitudine ricominciava a maledire.