Pagina:Deledda - Il fanciullo nascosto, Milano, Treves, 1920.djvu/281

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la fattura 275


male Zecchino Pons? Sempre bene, con la mano destra e con la sinistra; non ho neppure il porto d’armi, perchè chi non sa difendersi con le mani che Dio gli ha dato non trova armi che lo possano difendere. E mia moglie, forse, non è una donna santa? Eccola lì, dentro casa, come Maria dentro la sua nicchia. A chi fa del male, Barbara Pons? Neppure alle mosche. Figli non ne abbiamo, ma tutti i poveri del paese sono nostri figli. Mi si può osservare che bevo qualche bicchiere di vino. Ebbene, e che t’importa? — gridò minaccioso verso compare Diegu che taceva e sorrideva alla sua scarpa. — È vino della mia vigna. Perchè dunque io devo rovinare la mia vita e dannarmi l’anima se quell’animale feroce di Nicolao, il mio vicino di casa, fucilato sia, ha giurato di farmi andare in carcere in questa vita e all’inferno nell’altra?

Il ciabattino sollevò un poco il viso: aveva capito. E pensava già quali versi della Bibbia occorrevano per la fattura contro il disgraziato Nicolao; ma per scrupolo di coscienza domandò sottovoce:

— Sei certo che i dispetti te li fa lui?