Pagina:Deledda - Il nostro padrone, Milano, Treves, 1920.djvu/364

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chetto funebre, festeggiando la prossima fine di Bruno: e non si sapeva quale dei due fosse il vero nemico dell’agonizzante, ma a giudicarne dalla sua macabra gioia pareva Antoni Maria.

— Egli era venuto con l’idea di conquistare il paese, — egli diceva, e tutto il suo odio di razza vibrava nelle sue parole. — Come un puledro indomito egli voleva stravolgere quanti incontrava nella sua corsa. Ed ora, eccolo atterrato. Era furbo, ma quello lassù è più furbo di lui!

Egli indicava il cielo, mentre Predu Maria accennava di sì, di sì, ma senza dimostrare un’allegria smodata per la sconfitta del suo rivale.

XVII.

Ma passarono i giorni e le settimane e la notizia della morte di Bruno non arrivò.

Per Natale Predu Maria scese a Nuoro e trovò sola in casa la suocera che pestava noci per condire i maccheroni di magro. Sebastiana era andata da Marielène per aiutarla a preparare un dolce.

Sulle prime egli s’irritò, dichiarando che