Pagina:Deledda - Il ritorno del figlio - La bambina rubata, Milano, Treves. 1919.djvu/171

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Ma in fondo la coscienza mi tumultuava. E bevevo per farla tacere: un vino bianco frizzante, dolce e amarognolo assieme che dava allegria al solo guardarlo.

Al solo guardare attraverso il bicchiere pieno pare che i vetri della finestra siano gialli di sole, e tutte le cose intorno dorate. La donna seduta di fronte a me è bella su quello sfondo, dolce e succosa come un frutto maturo: e basta che io la tocchi con la punta del piede per farla tremare tutta e farmi promettere dai suoi occhi tutto quello che invano fino a questo momento ho chiesto alla vita: amore, protezione, denaro...

Ma vuotato il bicchiere tutto riappare grigio: e mi ritorna in mente l’attimo di ebbrezza – oh, come diverso! — nella vigna in fiore. Chi è che picchia alla porta del mio cuore? La donna che mi disprezza, la donna che non mi vuole; che mi odia anche nel figliol suo.