Pagina:Deledda - Il segreto dell'uomo solitario, 1921.djvu/86

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Di nuovo tentò d’isolarsi, più completamente ancora, se era possibile. La notizia che Ghiana gli aveva dato lo esasperava; pensava che poteva essere falsa, o che la contadina, per gelosia o per semplice astuzia, gli attribuisse una paternità non sua: ma in fondo la coscienza non lo illudeva: no, la notizia era vera, ed egli si domandava come doveva fare.

Ghiana se n’era andata senza dirgli altro, senza farsi più vedere: e tutto questo lo rendeva ancora più inquieto e perplesso.

Ecco che ricominciavano i guai della vita, le cose orribili e vili, le menzogne per le quali s’era allontanato dalla comunità degli uomini. La vita lo perseguitava fino al limite della terra.

Aspettò il ritorno di Ghiana con una certa paura nervosa: egli non voleva sottrarsi alla sua responsabilità, ma non sapeva come, e voleva che la donna stessa glielo suggerisse: era abbastanza furba per non pensar lei al come: ma quello che più lo pungeva era l’accorgersi quanto una cosa così grande,