Pagina:Deledda - Il vecchio della montagna, 1920.djvu/108

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— Oh la lepre! la lepre!

— Sarà il gatto!

— No, è la lepre! Aveva la cordicella. È uscita ora che ha fame.

Si diedero a cercarla, e siccome le capre facevano un insolito chiasso entro la mandria, Basilio vi si cacciò dentro, e Melchiorre fece lume con una fronda accesa. All’incerta luce giallastra le capre si strinsero l’una contro l’altra, in modo che su una massa grigiastra apparve una fitta siepaglia di corna nere, e in un angolo della mandria Basilio ritrovò la lepre accucciata, con le orecchie basse, gli occhi spalancati e il cuoricino palpitante per fame e per paura. Nonostante le minaccie, nessuno osò castigarla; anzi il suo ritorno parve dare un po’ d’allegria ai pastori.

L’indomani, all’alba, padrone e servo munsero le capre, che erano già pregne e davano poco latte. Melchiorre le afferrava ad una ad una, cacciandosele fra le gambe, e curvo premeva con le forti dita le mammelle grigie e nere; seduto sui calcagni Basilio reggeva il paiolino di rame, lucente alla luce dell’alba, e il latte gocciolava denso e fumante, mentre i belati delle capre tremolavano nel lucido