Pagina:Deledda - Il vecchio della montagna, 1920.djvu/146

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sposo, anche senza la tanca vasta come il cielo e le greggie numerose come le stelle. Ma Paska non era l’antica onesta Maria Grazia, e il cuore di Basilio non era il cuore puro di zio Pietro; e alla gioia seguiva la tristezza, i pensieri insidiosi turbavano la mente del mandriano. Il suo sogno era di scendere a Nuoro; ma le capre pregne, che ora pascolavano lente e gravi, avevano cessato di dar latte, e neppure Melchiorre s’assentava. Solo talvolta, quando qualche caprone si smarriva, Basilio andava verso la chiesa grigia e umida nel cerchio dei boschi bruni velati di nebbia: una triste malìa lo sospingeva lassù, e poi verso Monte Bidde, fino alla sporgenza di roccia ove Paska, guardandolo entro gli occhi, gli era penetrata nell’anima. Dov’era adesso? pensava a lui? Gli elci mormoravano cupi sotto il cielo grigio; ma Basilio sentiva ancora i gridi argentini del flauto, le vibrazioni gravi della chitarra; e tutta la montagna coperta di nebbia esalava ancora il profumo delle fronde bruciate, come in quella sera. Ma Paska, Paska, dov’era? Egli se lo chiedeva spasimando, e avrebbe voluto gridare dalle cime tutta la violenta passione che lo