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duta come una barca in alto mare. Non ostante questa desolazione i quattro uomini cenarono allegramente: sembrava che il bandito non temesse insidie, sicuro che nessuna potenza umana potesse arrivare fin lassù in quel mondo fatto di nebbia e di solitudine.
Eppure Melchiorre sentiva sempre la gola stretta dalla sua domanda, e mangiando, ridendo, chiacchierando, non cercava che il momento opportuno per liberarsi da quella specie di nodo.
— Oh, — disse a un tratto rapidamente, col boccone pieno, sforzandosi all’ironia, — e cugina mia cosa fa?
Basilio tese le orecchie; ma il paesano cessò di sorridere e rispose con indifferenza:
— Non ne so niente.
Melchiorre capì che egli invece ne sapeva molto.
— Cosa fa essa? Cosa fa? L’hai veduta? Ha sul viso ancora l’impronta dei miei schiaffi? Fa ancora all’amore coi signorotti?
— Coi signori e coi rustici, — rispose l’altro seccamente, e il discorso cadde, lasciando una impressione di rabbia nel cuore di Melchiorre e di Basilio.