Pagina:Deledda - Il vecchio della montagna, 1920.djvu/187

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si fondevano coi contorni delle altre foglie: ogni fuscello s’ingrossava lentamente trasformandosi in una verga d’alabastro; e sui cespugli e sulle rupi si stendevano drappi di velluto candido, sull’edera irregolari filograne di madreperla, sul terreno strati di piume di cigno.

— Non sarà oggi che zio Pietro risalirà quassù, — pensò Basilio; e vedendo la neve ingrossarsi si gettò sul capo il gabbano, prese la scure e tornò fuori. Radunò le capre bagnate, gialle e sporche sul candor della neve, e le sospinse entro le mandrie, le cui siepi parevano intagliate nel marmo; quindi se n’andò nel bosco e salì sugli elci ad assidare cioè a tagliar rami con le cui fronde alimentar il gregge durante la nevicata.

Nel gran silenzio del luogo il picchiar della scure echeggiò sordamente; ed a quel suono fra d’acciaio e di legno, che ripercotevasi lontano come se molte accette devastassero il bosco, due carabinieri biondi e rosei, in tenuta di campagna, con le borse e le uose bagnate e le bocche dei fucili orlate di neve, mentre stavano per smarrirsi ripresero la giusta direzione verso l’ovile dei Carta. Da lontano Basilio vide le loro grosse mani