Pagina:Deledda - Il vecchio della montagna, 1920.djvu/217

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— Io sono più alto di te: quando saremo marito e moglie l’allegria mi farà crescere ancora di più: come farai a baciarmi?

— Ti chinerai tu, credo io!

La sua voce era triste ed ironica. Egli si curvò infatti e la baciò; ma le belle labbra di lei rimasero fredde come quelle di una morta. Il suo pensiero correva lontano; ma Basilio, inebbriato dalla speranza di sposarsi presto, non s’accorgeva della freddezza di lei, e se n’andò pensando al modo di duplicar il suo capitale nascosto nel cavo d’una roccia: rei pensieri volteggiavano come foglie putride nel turbine della sua passione.

Quell’inverno fu ancora più rigido degli inverni passati; continue nebbie dense e fredde avvolgevano l’ovile, e quasi ogni giorno cadeva un po’ di nevischio. Si dovettero far rozzi ripari per le capre, e i pastori, abbandonata la capanna ove il freddo era intensissimo, si ritirarono in una grotta davanti alla cui apertura costrussero una tettoia di frasche, per meglio ripararsi dal vento che si sbatteva contro le roccie con boati di mostro. Il fumo coprì ben presto di una patina nera la lucente vôlta irregolare e le pareti gra-