Pagina:Deledda - Il vecchio della montagna, 1920.djvu/279

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QUADRO PRIMO.


Cucina sarda, con focolare di pietra nel centro. Sopra il focolare pende, ad altezza d’uomo, una cannitta, ingraticolato di legno d’un metro quadrato circa, sospesa alle travi del tetto per mezzo di quattro corde di pelo. Sulla cannitta stanno ad affumicare varie pezze di formaggio. Sulle pareti color terra stanno appese grandi casseruole di rame, spiedi e taglieri di legno, arnesi per far la farina; due archibugi sardi, una sella, una tasca (borsa di cuojo a zaino), una bisaccia ricamata, un cappotto, una leppa (coltello sardo con guaina ricamata) e un rosario. Un’arca di legno nero in un canto. Stuoje di giunco ripiegate e appoggiate alla parete; sgabelli di legno e di ferula. Una lampada di ferro a quattro becchi pende dalla cannitta. Un finestruolo con una pianta di basilico in un vaso di sughero. Una porta in fondo: un uscio a destra. È sera.


Zio Mauru (sta seduto a gambe in croce su una stuoja distesa davanti al focolare acceso. Prega. Veste in costume sardo: ha una lunga barba bianca).

Sidera (vestita da sposa, portando sul capo un canestro di grano e una bottiglia di vino turata con fiori, ed in mano una gallina bianca, appare sulla porta in fondo). Ave Maria. (Il vecchio trasalisce). Zio Mauru, vecchia aquila, vi ho spaventato?

Zio Mauru. Perchè vieni di là?