Pagina:Deledda - Il vecchio della montagna, 1920.djvu/320

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te! Quello dell’uomo per la donna. Bada che dico quello dell’uomo, e non quello della donna. Quando ama, l’uomo, perde il lume degli occhi; diventa schiavo, è capace di stare quarant’anni in servitù, aspettando una sola parola d’amore.

Zio Mauru. In verità, egli allora non la sente più questa parola....

Zio Rajmondo. E perchè?

Zio Mauru. Perchè è diventato sordo!
(Ridono tutti, tranne Colomba. A Pedru). No, figlio mio, l’amore il più grande l’uomo lo nutre non verso i figli, non verso la donna, non verso Dio, ma verso sè stesso: e quest’amore lo acceca tanto che gli fa dimenticare il suo stesso bene.

Il Cavaliere. È vero: ecco perchè voi tutti rinunziate alla pace....

Antine. (entra barcollando, ubbriaco). Chi parla di pace, qui? È la vossignoria? (All’ospite). Che cosa volete voi, qui? Se volete denaro, eccolo (cava la borsa), se volete delle donne, eccole, se volete uomini scemi, eccoli (addita zio Rajmondo), se volete tabacco, domandatelo a zia Sabina, tutto, fuorchè pace.... (Il Cavaliere vuol parlare, ma