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ammazzato, non è cosa molto facile, tanto più per un ragazzo. Zia Orca se ne andò fuori dicendo: «Guai se non trovo la cena pronta!» E l’altro a piangere, a piangere. Veniva la notte, intanto, le stelle spuntavano....
— Cosa c’entrano le stelle?
— Ma proprio! Cosa c’entrano le stelle quando viene la notte? — diss’ella, ironica. — ....Il cielo sembrava un vaglio, così tutto bucherellato di stelle....
— Originalissimo paragone....
— ....Infine era notte, e il ragazzo non sapeva come fare. Quando si sente un rumore.
— Sarà stato il rumore del mortaio.
— ....No, era un uomo che passava cantando. Cosa fa il ragazzo? Prende una stanga e si mette in agguato dietro un albero.
Qui Paska fece pausa, quasi per indicare l’ansiosa attesa del ragazzo appiattato: s’udiva intorno solo l’incessante fischio del flauto, per cui l’ironica voce nasale domandò:
— Ma dimmi un po’, Paska, il mal capitato che passava, cantava o suonava? Suonava, vero?
— Sì, suonava. Suonava il flauto! —