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— Le dirò: «Mi manda Melchiorre Carta tuo cugino, e ti comanda di andartene entro la giornata d’oggi, di tornare a Nuoro, di non provocarlo oltre, perchè altrimenti hai finito lo spasso».
— Va bene. Aggiungi questo: «Che non creda sia stato io a mandar quel vecchio da lei e dai suoi padroni, che il diavolo li scortichi. Che non ho paura di nessuno. Che dei suoi padroni me ne infischio altamente, e che con lei non abbiamo ancora aggiustato i conti». Ora va, corri.
Basilio si incamminò a malincuore; provava tuttavia un certo piacere al pensiero di rivedere Paska e di aver forse sottomano il cagnolino; ma non aveva fatto un centinaio di passi che il padrone lo richiamò.
— Cosa volete ancora?
— Oh, di’, non alzar la voce, bada che anche con te abbiamo da aggiustare i conti! Prendi questa e rimettila dove l’hai presa.
— Cercatemi la lepre, — raccomandò il mandriano, prendendo a volo la rosa. — Dite un Credo a Sant’Antonio per ritrovarla.
Melchiorre andò in cerca del padre.