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solchi di sofferenza intorno alla bocca, e tutto l’aspetto stanco, disorientato.
Appena fu nella capanna si lasciò cadere sulla stuoia, e solo domandò dov’era il servetto.
— L’ho mandato in paese. E tu, buona lana, — disse il vecchio, sforzandosi a parer calmo ed ironico; — che sei venuto a frugare da queste parti?
Luca pareva non ascoltasse, tutto ripiegato sui suoi pensieri dolorosi: quando però si fu assicurato che nessuno, tranne il vecchio, poteva ascoltarlo, tirò fuori dalla tasca interna della giacca un pugno di biglietti da dieci lire, e parlando sottovoce cominciò a contarli e a metterli in ordine uno sull’altro.
— Le pecore le ho rubate io, e voglio subito pagarvele: ecco qui. Adesso valgono, lo so; però non importa: ecco qui, prendete.
Il vecchio guardava i biglietti, ma non li prendeva. Solo disse:
— Gesù Signore nostro! Che hai fatto, disgraziato? Sei lì che sembri un cencio.
— Un cencio sono, sì. Prendete.
— Prenderò poi, se mi garba: dimmi intanto che cosa hai fatto.