Pagina:Deledda - L'incendio nell'oliveto,1821.djvu/186

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e la sua chitarra. Prova a tornare in paese ed a farti vedere qui intorno, e vedrai chi son io e chi sei tu, maledetto moscherino.

Si passò la mano davanti al viso come per scacciare questo maledetto moscherino; ma scacciato di davanti il moscherino gli ronzò di dietro, sul collo, gli passò attraverso la brughiera dei capelli incolti, gli penetrò nell’orecchio.

, Dopo che Annarosa s’era fidanzata egli l’amava e l’ammirava più del solito: gli sembrava più perfetta, e s’inteneriva al solo guardarla, a volte, con quella sua persona dritta come lo stelo di un giglio, col viso fermo e gli occhi limpidi in fondo ai quali si vedeva l’anima.

Eccola lì, anche adesso, a fianco di Stefano, quieta e ridente, per nulla offesa dalle idiote parole dello zio: ritraendosi un po’ indietro Agostino ne vedeva di scorcio i capelli neri sulla nuca bianca e il solco delle spalle pure. No, se Gioele ronzava intorno a lei, lei non ne aveva colpa: era lui, il figlio del magnano, che annoiava il prossimo come una zanzara. Aveva per questo la chitarra; per ronzare.

Bisognava una bella sera rompergliela sulle spalle, farlo diventar gobbo poichè non gli bastava di esser zoppo.