Pagina:Deledda - L'incendio nell'oliveto,1821.djvu/197

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gannare gli altri, mentre è sè stesso che inganna.

— Parole! Io ho domandato la ragazza perchè è la ragazza che mi conviene: e la ragazza sposerò. L’altra starà a suo posto.

— Parole sono queste, figlio mio! Le cose, in queste circostanze della vita, vanno male, quando non sono chiare fin da principio. Voglio credere al tuo giuramento. Voglio credere. Non c’è stato mai niente, fra te e la donna, dici tu. Niente. Voglio credere. Ma ci son gli occhi che fanno per conto loro. E sappiamo come si va a finire, in queste storie. Una volta penetrato nel frutto, il verme non se ne va più.

— Ebbene che devo fare? Se crederete, la donna non metterà mai piede in casa nostra.

— E perchè non deve mettere piede in casa nostra? Dunque l’inganno c’è! Stefene, parla da uomo di coscienza. Dimmi la verità.

Allora Stefano disse con impazienza:

— Ma se l’avete detta voi poco fa, la verità! Sono uomo anch’io e le occasioni ci arrivano fin dentro casa! La donna è venuta qui e mi ha guardato lei per la prima!