Pagina:Deledda - L'incendio nell'oliveto,1821.djvu/54

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— Va, va, — ella gli impose con sdegno, agitando la mano; ed egli si ritrasse un poco, quasi per paura che quella mano lo colpisse; ma non se ne andò, nè parlò più, sebbene ella continuasse a brontolare. Poi a poco a poco la vide calmarsi, chiudere gli occhi e assopirsi. In fondo era contento della prova di fiducia ch’ella gli aveva dato, e, per conto suo non si inquietava per Annarosa: al momento opportuno Annarosa avrebbe rotto la relazione con Gioele e accettato la domanda di Stefano. E la vita di lei bene o male sarebbe passata egualmente, come bene o male passa la vita di tutti.

Quando vide la madre addormentata, andò di nuovo in cucina, bevette ancora, infine tornò accanto al fuoco.

Nella gola del camino ronfava l’ansito del vento. Soffiava anche il levante, adesso, e combatteva con la tramontana; tutti e due i venti venivano dalle montagne e il loro soffio, penetrando nella gola del camino come attraverso una canna d’organo, vi destava una musica cupa e impetuosa che raccontava il dolore e le lotte dell’inverno fra i boschi e le roccie lassù.

Dolore e lotte grandi: guerra degli elementi fra di loro e contro la terra immobile, spasimo d’odio e di distruzionedel-