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Pagina:Deledda - L'ospite, Cappelli, 1898.djvu/32

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20 l'ospite


odiava la bocca che pronunziava le male parole, e sentiva di disprezzare tutta l’umanità, che pretende la grandezza e la nobiltà non nel cuore e nella mente, ma nelle tasche delle persone. Margherita ne piangeva come una bambina, ma sperava nell’avvenire.

In casa sua sapevano tutta la storia, e le parlarono chiaramente:

— Non vogliamo che tu ami costui!

Ma come era possibile non amarlo? C’era una volontà superiore che l’imponeva, che vinceva ogni altra volontà. Non era forse la volontà di Dio? Margherita soffriva e dimagrava, e desiderava morire, ma ogni lettera di Boly le ridonava ogni forza ed ogni speranza.

— Voi lo vedete, Dio mio — diceva, pregando, coi gomiti sul davanzale e gli occhi vaganti sulla verde linea delle montagne — io non posso vincere perchè voi lo volete. Come posso io vincere? Egli è buono, è nobile, è grande ed io l’amo per ciò. Non potrò mai amare nessun altro, o Dio mio, o Dio mio, o Dio mio!

E scendevano le lacrime, con quell’angoscia acuta che pare voluttà, e giorno e notte, ovunque fosse, con chiunque fosse, ella pensava e sognava di lui,