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bianco rivoltato, adorno di una sottile gala che le rendeva il collo più bianco e delicato. E la blusa raccolta alla vita, e le maniche larghe sino al gomito, le davano un’aria di spigliatezza e d’eleganza ch’era tutto un poema affascinante. E per affascinare Antonio Arau, ci voleva molto, molto meno di ciò. Vedeva il vestitino di Margherita anche quando dormiva, e lo rivedeva nelle vie, alle assise, sul banco dei giurati, e infine, per vederlo ancora di più, fece di tutto per restare un’altra quindicina, al contrario degli altri giurati che lavoravano di mani e di piedi per esimersi sin dal primo giorno.

Cosa c’era infine? Una cosa molto impreveduta da tutti, fuorchè da Margherita, che se ne accorse subito, e che quindi cominciò a provare per l’ospite quel sentimento o sensazione apportata dal fumo agli occhi.

Antonio si accorse del suo amore un giorno che gli dissero al passeggio come Margherita facesse l’amore con Silio Boly. Si sentì venir meno, e i suoi occhi buoni guardarono quasi ferocemente il giovine ed elegante avvocato. Eppure, per una strana legge d’attrazione, fu costretto ad avvicinarsi a Boly, che sapendolo ospite in casa di lei, gli fece mille feste.