Pagina:Deledda - La casa del poeta, 1930.djvu/254

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dal desiderio di raggiungere la madre, il padre, i fratelli, la sorellina che ha sempre sei anni e gli occhi freschi di margherita nera; raggiungerli, se non altro, nella pace universale del nulla. Morire. Stendersi sul lettuccio ammaccato, che sembra stanco, più che del peso del corpo, della lunga tristezza solitaria dell’anima di lei, chiudere gli occhi e lasciarsi portare via dal tempo! Nessuno verrà a battere alla sua porta, poichè nessuno, da tanti anni, usa ricordarsi di lei. Una volta almeno, straniera e stramba come era fra la gente del quartiere nel quale viveva, le donnicciuole e i bambini la deridevano e la perseguitavano; adesso la lasciavano in pace, ed ella non cercava nessuno perchè non amava e non si sentiva amata da nessuno.

Eppure qualcuno picchiò alla porta. Era il bambino del fornaio che le portava il pane e col quale ella non scambiava mai una sola parola. Questa volta, però, gli disse:

— Domani non venire: devo partire.

Il bambino, tutto zuppo di pioggia, la fissò coi grandi occhi senza sorriso, spingendo la porta ch’ella voleva chiudere.

— E quella là, — domandò, — se la porta via?

La donna trasalì: ricordò; gli occhi le si empirono di pensieri e di lagrime; tuttavia rispose con dispetto:

— Sì, la porto via.

E chiuse d’impeto la porta: ma sentì che il