Pagina:Deledda - La casa del poeta, 1930.djvu/29

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lo vedeva mai perchè anche lei impiegata in un negozio. Ebbene, egli aveva pochi giorni prima pagato puntualmente la pigione, e dopo la sera di San Giovanni non era più riapparso in casa. Anche lei paurosa di una disgrazia aveva telefonato alla Questura e agli ospedali, ma nulla risultava di lui.

La camera egli l’aveva lasciata in ordine, con poche carte senza interesse e oggetti di vestiario invernali. Tutto il resto, compresa la sua valigia, era sparito. Egli dunque era partito: per dove? Perchè? Anche al suo Ufficio, una Banca succursale di banche straniere, nessuno lo aveva più veduto. I suoi colleghi commentavano in vari modi la sua scomparsa: solo il Direttore, interrogato da mio padre, non faceva induzioni, non dava notizie. Eppure forse lui solo sapeva.

*

Fu la notte più lunga della mia vita: fu come la notte di una partoriente. Di tanto in tanto mi assopivo, poi il dolore mi risvegliava, più forte, più insistente: boati di maremoto salivano dalle mie viscere, e tutto era scroscio di rovina: ma sentivo che da quel disastro qualche cosa doveva salvarsi, forse la più preziosa, come avviene appunto nei disastri materiali.