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Pagina:Deledda - La casa del poeta, 1930.djvu/71

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melo vendere bene: e lo ha venduto, sì, maledizione a lui, ma a suo profitto.

— Ma, scusate una domanda indiscreta; voi non avete uomini, dico parenti, col fegato sano, per farvi rispettare?

— Io non ho nessuno: io non sono del paese: ho qualche parente del povero mio marito, ma questi uccellacci, che stanno su al paese, mi odiano perchè il defunto mi ha lasciato la sua roba. Essi sono i primi a rallegrarsi quando una disgrazia mi capita.

L’uomo sorseggiava il suo vino e diventava pensieroso: il suo antico istinto di giustiziere si ridestava, in forma però nobile, quasi tenera. Domandò:

— Ma in che veste si presentava l’amico?

— Ah, è una lunga storia — ella disse con un gesto vago; — ve la racconterò un’altra volta, se ci rivedremo.

*

Si rividero; poichè egli trovò molte scuse per tornare da lei. Ella lo riceveva arcigna, sempre più arcigna e diffidente a misura che egli si mostrava più amico e disinteressato; e per quanto egli ritornasse sull’argomento del mugnaio, ella non raccontava la lunga storia promessa. Ma egli l’aveva già indovinata. Un giorno disse: