Pagina:Deledda - La chiesa della solitudine, 1936.djvu/85

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portata di mano. Se vorrai, cuore mio, andrai a tutte le feste anche le più lontane, a cavallo, o sul carro ricoperto da una tenda, ed anche in carrozza. Non avrai che a esprimere un desiderio e sarà subito esaudito. E se avrai figli faremo venire il vescovo con la mitria a battezzarli.

Solo questa prospettiva toccava il duro cuore di Concezione: ma era come il vento che, al dire dell’ospite, stormiva sulle querce dell’altipiano, nei meriggi di primavera: soffio d’illusione.

L’altra proseguiva:

— Lo sai, tu, la roba che c’è nella mia casa? Non lo so precisamente neppure io, a dirti la verità. Armadi pieni di lenzuola, di tovaglie e di tela antica; casse zeppe di coperte di lana, di cotone e di seta; anzi te ne voglio regalare una, per farti vedere come sono tessute. Roba buona, non ragnatela come quella che si vende nelle botteghe. E abbiamo cose d’oro e d’argento che formano un tesoro: anelli con le corniole, e orecchini e collane di corallo; e un rosario in filigrana, con le poste d’oro, e una croce dentro la quale si vede la vera immagine di Cristo: è un talismano, venuto, si dice, da Terra Santa, e preserva dalla mala morte. Non ti dico poi delle provviste: ogni ben di Dio ti aspetta: