Pagina:Deledda - La chiesa della solitudine, 1936.djvu/127

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che ammira gli orsacchiotti, il nonno s’era rischiarato in viso; sperava.

Infatti, Concezione, rassicurata, preso il tono leggero di canzonatura del giovane, e facendo scorrere lo sguardo ridente sulla persona di lui, disse:

— Sì; ma come va che ti hanno preso, con quelle gambe corte?

L’altro fratello scoppiò a ridere in modo che gli schizzi della saliva gli irrorarono il viso: ed egli si asciugò col dorso della mano. Pietro si sentì quasi scalzato, poiché gli occhi di Concezione corsero subito sulla persona del fratello: corrugò le sopracciglia che sembravano segnate col carbone, e ribatté con voce che poteva anche sembrare minacciosa sul serio:

— Ebbene, ti sfido allora a correre con me, tu che hai le gambe di pioppo sciolto. Provati; andiamo fuori, corriamo dove ti pare. In un baleno ti prendo, anche se tu vai avanti di un chilometro: ti acchiappo, ti carico sulle spalle come una pecora ammattita, ti porto su di corsa fino alla cima del monte.

Il fratello gli diede un forte colpo sulle spalle, non si sa se di approvazione o di rimprovero: egli si rivoltò:

— E lasciami stare, figlio di una cornacchia.