Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 209 — |
na: aveva saputo molte cose, in quei giorni di investigazioni: fra le altre dei denari depositati alla banca: e un’aureola lievemente dorata stava bene intorno alla testa di Madonna copta di Concezione. Ma anche lui voleva essere furbo: galante, sì, ma furbo.
— Ben gentile, ben gentile, signorina. Ottimo, questo caffè: è il primo caffè squisito che bevo in questo paese.
— È da molto in questo paese? — ella domandò, sedendosi davanti a lui, ma a rispettosa distanza.
— Sei mesi, circa. E, dico la verità, ci sto benissimo. Non è poi un covo di birboni, per non dir peggio, come me lo avevano dipinto; forse, — aggiunse, fra il vanesio e il beffardo, — per lusingarmi a venirci. È gente per bene, invece, tranquilla, laboriosa. Il peggio sono i paesetti dei dintorni, specie quelli di montagna: l’aria fina, bisogna riconoscerlo, aguzza le fantasie, e i nostri bravi montanari non sempre sono disposti a fantasticare imprese cavalleresche. Si pungono fra di loro, e quando possono, scendono nella valle in cerca di avventure. Ma lei, signorina, li conosce forse meglio di me. Sono stato l’altro giorno lassù, — col cucchiaino indicò attraverso la finestra un vago punto lontano, — ed ho conosciuto dei bei tipi: fra gli altri la signora