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— Il fanciullo è vivo: non ha più febbre, è quasi guarito — gridava con gioia.

Il Capitano, l’uomo che fino a quel giorno aveva usato bestemmiare per esprimere la sua contentezza, questa volta guardò le stelle e gli sembrò che piangessero: era invece lui che piangeva.

Dalla casa altri servi gli corsero incontro: e il più vecchio, il più affezionato, piangeva anche lui.

— È dall’ora settima che il fanciullo non ha più febbre, — disse.

Era l’ora appunto in cui Gesù aveva detto: «Va, il tuo figlio vive».

E anche lui, il Regolo, si sentì come rinascere a una nuova vita, guarito dal peggiore dei mali; la mancanza di fede; gli parve di ritornare fanciullo, come il suo figlio diletto, e di poter ormai vivere di una eterna giovinezza: poiché adesso egli credeva nella parola di Dio. E con lui, sentito il suo racconto, si convertirono i suoi familiari.

Concezione era abbastanza intelligente per capire che Serafino predicava per lei: gli altri fedeli ascoltavano, sì, di buona volontà, e pensavano che i parenti malati, e loro stessi, con la volontà di Gesù potevano guarire dai mali più gravi; ma non andavano più oltre, poiché tutti possedevano la fede e non