Pagina:Deledda - La fuga in Egitto, 1926.djvu/196

Da Wikisource.

— 190 —

ai cespugli del giardino illudendosi di coltivare la terra: in realtà cercava un ultimo conforto, col confondersi o tentare di confondersi con la natura.

E gli pareva di essere felice quando questa corrispondeva con lui, quando il pesco gli buttava sui piedi i frutti maturi, gl’insetti si prendevano confidenza coi suoi capelli e i suoi vestiti, il ragno verde gli correva sulla mano come sopra una foglia, e la goccia di sangue della coccinella si posava sul suo dito bruno di terra.

Illusioni: il suo cuore, dentro, era solo, e la gioia effimera volava via come la coccinella arrivata al limite dell’unghia di lui.

Solo l’anima che soffre in silenzio può confortare l’anima che soffre in silenzio. E la visita di Marga, ancora più che quella di Ola, lo sollevò da quel suo piegarsi sepolcrale verso la terra. Ella finse di niente. Salutò Ornella come una semplice sua antica serva passata ad altro servizio, e lasciò che Ola l’abbracciasse forte.

— Accidenti che forza! E come pesi, Ola! E come sei cresciuta!

Era cresciuta infatti, e alcune crosticine e graffiature recenti sulle braccia di velluto, rivelavano