Pagina:Deledda - La fuga in Egitto, 1926.djvu/203

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— Ben venga la neve, purificherà meglio, ammazzerà anche le pulci, e il cane sarà contento.

Ed ecco che lei ride di nuovo perchè il cane per dar valore alle parole del nonno solleva una zampa e si morsica l’inguine con un gemito di fastidio e di dolore.

— Vedi, adesso invece lui deve morsicarsi da sè e vorrebbe anche mangiare le pulci.

Lei ride; tutto è buono per farla ridere, mentre da ogni sua stessa parola egli ricava un terribile significato per sè.

Poi col rinascere dell’erba e il sollevarsi dei giunchi sulle dune, dopo che la scopa formidabile del garbino1 ebbe dato una prima mondatura alla spiaggia, il fiore della speranza rinacque pure in lui.

Ornella si faceva di giorno in giorno più grossa e taciturna, ed egli osservava in lei qualche cosa di nuovo, un riflesso di pensiero nei suoi occhi, che divenivano chiari e, come l’acqua

  1. Vento di nord-ovest.