Pagina:Deledda - La fuga in Egitto, 1926.djvu/38

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— Ah, bravi, se ne sono andati a spasso? E io che avevo portato un uccellino a quella birbona! Adesso lo lascio scappare.

Allora lei non potè resistere e spinse l’uscio gridando:

— Siamo qui! siamo qui!

E i due uomini si abbracciarono, intrecciati a lei in silenzio.

Le parole vennero dopo. Antonio andò da prima a vedere la moglie, poi sollecitò Ornella perchè apparecchiasse, infine portò su dalla cantina due lunghe bottiglie di vino così polverose che pareva provenissero da quache scavo di antica città; e invitò il padre alla mensa battendogli la mano sulla spalla come per dire:

— Finalmente! Finalmente posso restituirle qualche cosa. Andiamo.

Rientrò anche Tigrino, il gatto vagabondo, che aveva gli occhi glauchi di angelo e nel camminare pareva si allungasse e si restringesse entro le spire delle sue striscie grigie gialle e brune: e d’ammirevole accordo col cane andarono a mettersi tutti e due sotto la tavola.