Pagina:Deledda - La via del male, 1906.djvu/115

Da Wikisource.

la via del male 113


— Son tre giorni che non ti vedo... — egli disse, immobile accanto a lei. — Son venuto per vederti soltanto. Se vuoi, me ne vado via subito.

Ella non seppe che cosa rispondere, ma instintivamente si avviò versa la scaletta. Egli la seguì, ma timido e rispettoso.

— No, fammi vedere almeno il tuo viso. Maria; vieni un momento in cucina, poi me andrò...

Ella non rispose; Pietro allora, vinto un’altra volta dalla sua passione, la prese per la vita e la trascinò, un po’ riluttante, ma silenziosa, fin verso la cucina, la cui porta era socchiusa.

— Non c’è nessuno? — mormorò.

— No, — ella rispose nello stesso tono.

Entrarono, e alla luce del lume egli la guardò come un pazzo, così vicina a sè, palpitante e quasi smarrita, ma non osò baciarla: anzi la lasciò e disse:

— Ora sono contento; se vuoi, vado via.

— No, è meglio che tu resti; possono averti veduto. Aprirai tu, quando il babbo ritorna... Buona notte.

Ella uscì e appena fu nella sua camera cominciò a tremare, senza rendersi ragione del suo turbamento.

Passò una notte agitata, sognò, si svegliò che era buio ancora e non potè riaddormentarsi. Ma una gioia fino allora ignota le gonfiava il cuore al pensiero che fra pochi istanti avrebbe riveduto Pietro.

Ella non sapeva bene il perchè di questa gioia, nè si domandava che cosa sarebbe accaduto, ma