Pagina:Deledda - La vigna sul mare, 1930.djvu/156

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GIOCHI

Anche il cronista del giornale cittadino si credette in dovere di recarsi ad intervistare il signor Fausto, l’uomo che aveva fatto la straordinaria vincita al lotto.

— Ebbene, mi racconti com’è andata. E, anzitutto, rallegramenti sinceri e sinceri augurî.

Ma, per quanto sinceri, il signor Fausto non pareva disposto a ricevere rallegramenti, e tanto meno augurî. Piccolino, tutto aguzzo, dai piedi ai gomiti, dal mento al naso, con una sciarpa grigia al collo, fissava il visitatore con due grandi occhi azzurri, melanconici e nello stesso tempo freddi ed egoisti. Non lo invitò neppure a sedersi; ma, senza tanti complimenti, l’altro si abbandonò proprio in mezzo al piccolo sofà rosso, scostandone i cuscinetti rotondi che parevano gatti addormentati, deciso a far parlare l’intervistato.

— Dunque, mi dica... Ma pare che lei non sia contento.