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RACCONTI A GRACE

Fra venti anni, speriamo anche trenta, la vecchia nonna Grazia dirà alla sua bella nipotina Grace, figlia di suo figlio e di una nuora inglese o americana, o magari gagliarda e fiera ciociara:

— Tu, mia carissima, ieri nel pomeriggio hai pregato la tua mamma di accompagnarti a fare uno spuntino nella pineta di Cervia, vicina a quella famosa di Ravenna: in un’ora e tre quarti, per via aerea, siete arrivate felicemente lassù. Tua mamma, che ha ancora qualche goccia di romanticheria nel suo sangue generoso, voleva scendere nell’antica casetta dei nonni, sul margine della verde-azzurra Cervia dantesca; tu hai preferito il grande albergo della pineta, ed hai anche ballato: verso sera, già eravate a casa, fresche e lievi come piccioni viaggiatori. Ai miei tempi, invece! Sai quante ore ci volevano per andare da Roma a Cervia? Dieci, ed anche dodici. Dodici ore, dico, e tre trasbordi. La