Pagina:Deledda - La vigna sul mare, 1930.djvu/7

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IL RIFUGIO


I.


La principessa stava nel suo salotto da lavoro, tutto parato di damasco azzurro, e si divertiva a confezionare fiori di carta.

Le riuscivano perfetti, tanto da sembrare veri. Rose di maggio, grandi e molli, nel loro classico colore di aurora; garofani carnosi rossi, o screziati d’ocra e di viola; camelie bianche, lucide e come congelate: ella non faceva altri fiori, ironicamente pensando che questi fossero i più aristocratici, convenienti a una dama del suo rango. A mano a mano che le sue piccole dita, senza altre gemme che quelle delle unghie puntute, completavano i gambi e le foglie verdi, delle quali arricciavano o raddrizzavano le cime, ella collocava i fiori in un grande vaso di ceramica, che pareva fatto di un’onda marina, deposto su una mensola davanti alla vetrata del salottino: ed ogni volta, attraverso i cristalli nitidissimi, dai