Pagina:Deledda - Le colpe altrui.djvu/211

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sentì le labbra di lei tremare senza sfuggire alle sue, e le lagrime di lei bagnargli il volto e mescolarsi al loro bacio. Si staccò e disse con voce turbata:

— E perchè piangi adesso?

Vittoria si asciugava il viso con la manica della camicia, e tendeva l’altra mano tremante come per allontanarlo da sè ma dolcemente.

— Mikali, lasciami... non farmi del male... Mikali, ci sposeremo...

Egli le prese la mano e se la portò agli occhi: piangeva anche lui, ma riprese a baciarla, e sul loro bacio le loro lagrime erano come il sale sulla vivanda...


IV.


Marianna Zanche, tutta imbacuccata di nero, andava verso il paesetto. Da quanti anni non aveva lasciato lo stazzo nè varcato la linea dello stradone che per lei segnava come il confine fra il suo mondo di penitenza e il mondo vero pieno di peccato! Si fermò un momento prima di arrivare al ponte; ecco, lì fra la polvere bianca come cenere ella ha atteso un’ultima volta Andrea: lì il carro si è fermato al suo grido di dolore ed ella ha baciato il cadavere; lì è piombata al suolo strappata al suo figliuolo morto com’era stata strappata da lui vivo; e Bakis Zanche l’ha di nuovo calpestata. Adesso