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Pagina:Deledda - Le colpe altrui.djvu/28

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a dire cose stravaganti. L’autunno scorso dovette partire per il servizio militare, per il quale ebbe la proroga come l'hanno gli studenti: adesso ha ventisei anni, ma è ancora come un bambino; non capisce nè il bene nè il male, o peggio ancora, confonde l’uno con l’altro. E non crede più in Dio: questo è il malanno. Meno male che ha trovato Vittoria; essa è come una palma, agile e forte: lo guiderà e gli farà ombra...

— Tutto questo va bene — disse il frate immobile, triste. — Dio penserà ad Andrea: pensiamo a voi, adesso, compare Bakis; voi siete sulla strada verso il mondo della verità. Buttate via ogni fardello, alleggerite l’anima vostra... Vi siete abbastanza vendicato imponendo alla donna una vita di servitù e di vergogna, imponendole di far figurare anche davanti alla legge suo figlio come un bastardo...

Ma l’uomo spalancò gli occhi minacciosi.

— Frate Zironi, che volete da me? — disse sorpreso e indignato. — Non ho confessato tutto? Di che devo alleggerirmi ancora se non del peso della vita? Datemi l’assoluzione o andate a impiccarvi!

E di nuovo chiuse gli occhi, arrotando un poco i denti e stringendo fra le grosse dita il piccolo crocifisso quasi volesse schiacciarlo.