Pagina:Deledda - Le tentazioni.djvu/143

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donna jusepa 137


— E dunque, cosa è questa storia? Perchè hai picchiato tua figliastra Jusepa, minacciando ucciderla se non usciva dal mio servizio?

Bakis s’era preparata la risposta come si doveva; ma giusto allora la dimenticò. Si dimenò tutto entro il cappotto, cercò inutilmente sporger la testa in avanti, e riuscì a risponder malamente:

— Eh, questo è nulla! E se si ostina a rimaner qui la massacro davvero, e le faccio uscir il cuore per le calcagna. E sapete perchè son venuto, signor don Antine? Non perchè mi avete avvisato due volte, ma perchè speravo venisse Jusepa ad aprirmi. E sapete, signor don Antine, ero deciso di afferrarla per il ciuffo e darle un’altra bastonata; giacchè ho pensato: se il padrone si interessa al punto di far chiamare due volte questo poveretto per pregarlo di lasciargli serva la figliastra, vuol dire che la cosa è vera, che l’anima della vossignoria sia impiccata!

— Lascia le bestemmie e ragiona, — disse don Antine facendo il savio (dando del voi e del tu a Bakis, che a sua volta gli dava del voi e del lei), mentre internamente fremeva