Pagina:Deledda - Le tentazioni.djvu/90

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84 g. deledda


eran stati ben pochi). Non le chiedo alcun ringraziamento, ed anzi mi spiacerebbe immensamente se, su quanto sto per dirle, influisse per nulla il sentimento di riconoscenza. Desideravo parlarle come a gentiluomo: — (Diavolo! Che mi creda anch’egli un gran signore e voglia chiedermi del denaro? pensò Cassio. Non faccio torto alla mia riconoscenza; ma cosa egli vuole da me?) — come a gentiluomo e uomo libero, appunto perchè la domanda che sto per farle venga svolta da pari a pari. Ella ora è libero, e quindi padrone di accoglierla come più crederà conveniente.

— Parli, — disse l’altro con impazienza quasi dolorosa. — Tutto ciò che sta in me....

— Non so se sta in lei; ad ogni modo....

— Dica, dica....

— Senta, e, le ripeto, non mi giudichi male, non mi pigli per matto. Leggendo le lettere di sua sorella ho intraveduto in essa una così buona e nobile creatura che.... — (Oh, Dio mio, o Signore! Egli se ne è innamorato! gridò Cassio fra sè, e tornò a veder buio) — me ne innamorai. Non sorrida di me; son giovine ancor io....