Pagina:Deledda - Marianna Sirca, 1915.djvu/174

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— Ebbene, mandalo a chiamare, — disse lei infine, con stanchezza.

Rimasta sola provò un senso di pace; adesso che il suo segreto era fuori di lei si sentiva più libera e forte; le sembrava di tenerlo lì accanto a lei, il suo segreto, sul suo cuore, come un figlio appena nato: e si addormentò con lui.

La serva intanto andava a messa.

Aveva chiuso a doppio giro il portone, non senza un’ombra di sogghigno amaro sulla bocca dura. Per nulla al mondo avrebbe tradito il segreto della sua padrona, ma pensava al modo di salvarla. Aveva l’impressione che Marianna fosse malata, ossessa: bisognava esorcizzarla. Fosse, in vita ancora il canonico, potrebbe coi libri degli Evangeli scongiurare la terribile scomunica che minacciava la sua casa: ma erano due donne sole, adesso, e lei non aveva troppa speranza nell’aiuto di Berte Sirca. Era un uomo da nulla, Berte Sirca: lasciatelo con le sue giovenche, coi suoi arnesi da pastore, con la ricotta e il cacio fresco, e farà il suo dovere a puntino; ma portatelo di fronte a