Pagina:Deledda - Marianna Sirca, 1915.djvu/176

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era perchè le sembrava il suo dovere di serva: il dolore e la passione della sua padrona non la commovevano; solo, bisognava aiutare la padrona. Se la padrona fosse stata malata, lei avrebbe mandato a chiamare il medico; nello stesso modo mandò a chiamare Berte Sirca.

Quando ella rientrò, Marianna dormiva ancora. Si alzò tardi quel giorno, Marianna, andò anche lei a messa, ritornò pallida e triste e non parlò per tutta la giornata: sfuggiva Fidela come si vergognasse di lei, e verso sera sedette accanto al fuoco aspettando il cadere della notte.

Rientrando dal cortile, dopo aver chiuso bene il portone, Fidela credette di vederla sorridere; e sorrise anche lei di un sorriso aspro che pure metteva sul suo viso duro come un riflesso di luna sul macigno di granito.

— È inutile che tu chiuda, — disse la padrona, un po’ irritata e ironica, bisogna riaprire perchè lui tornerà. Lo ha promesso e tornerà.

La serva sedette senza rispondere: per qualche momento nella cucina calda e chiu-